Creare impresa nel sociale
La presentazione del libro di Michele Raffa “Il mestiere di fare impresa. Imprenditore non si nasce, si diventa!”, Edizione Scientifiche Italiane, è stata una utile e stimolante occasione di confronto e scambio di buone pratiche tra autorevoli esponenti del mondo dell’università e della ricerca, con operatori del terzo settore, della comunicazione e delle imprese artigiane. L’iniziativa è stata promossa dalla rete delle Piazze del Sapere ed è stata coordinata da Pasquale Iorio.
L’evento si è svolto nell’sala multimediale dell’Istituto comprensivo Garibaldi di Castel Volturno, una scuola simbolo del territorio, in cui due aule sono state dedicate alla memoria di Miriam Makeba, Mama Africa, e Mimmo Noviello, l’imprenditore massacrato dalla camorra. In apertura dei lavori Alfonso Caprio ha portato i saluti della dirigente scolastica ed illustrato i contenuti dell’originale ed innovativo Protocollo d’intesa sottoscritto tra l’istituto e le Piazze del Sapere, con l’obiettivo di diffondere la cultura in un territorio difficile come fattore di coesione sociale e di apprendimento permanente, a partire dai giovani e dagli studenti. A seguire è toccato all’autore Michele Raffa, dottore commercialista e consulente in creazione di start up, illustrare i contenuti del volume molto interessante, che si articola in 4 capitoli: il primo su cosa serve per fare impresa; il secondo su fare impresa: da solo o con dei soci?; il terzo sul percorso per fare impresa; infine, la finanza della nuova impresa. Come si legge in una efficace sintesi del volume: “Non si è imprenditori per nascita, né il titolo si consegue con una laurea. Si diventa imprenditori coltivando i propri talenti, accrescendo capacità e competenze, superando i propri limiti”.
A seguire Mario Raffa, già ordinario di Ingegneria Economico-gestionale alla Federico II di Napoli, autore di una illuminante premessa al volume, ha ricordato che l’incontro si inserisce nel programma di attività e di incontri seminariali che è in corso sui temi dell’innovazione e della creazione di nuove imprese, di cui l’incontro in una terra di frontiera come quella domiziana rappresenta la 5 tappa di un percorso ricco di stimoli scientifici e di proposte anche operative.
Il dibattito si è sviluppato con un interessante alternarsi di interventi e di contributi offerti da autorevoli esponenti, come quelli di Mario Pagani, responsabile delle politiche industriali della CNA, di Anna Ruggiero, esperta di crowdfunding e di finanza a sostegno delle nuove imprese, di Enrico Vellante, da giovane impegnato nel campo dell’impresa sociale e co-funder di 012 Factory, di Pasquale Popolizio, esperto di strategie digitali e vicepresidente di IWA Italia, e di Nino Santomartino, vicepresidente FOCSIV, la federazione degli organismi di volontariato internazionale.
Con loro si sono alternati alcuni esponenti del mondo del terzo settore provinciale, che hanno portato le loro esperienze di creazione d’impresa nel sociale in una terra difficile, in una zona come quella domiziana dove con la loro azione si cerca di creare ponti tra culture ed etnie diverse. In tal senso il giovane Mamadou, del centro sociale ex canapifico, proveniente dalla Costa d’Avorio, insieme con Virginia Vezza, ci ha parlato del progetto Futurae che stanno portando avanti con il sostegno della Camera di Commercio. A seguire Umberto Riccio ha testimoniato la innovativa attività della rete di imprese Canapa Sativa, che da anni ha rilanciato in Campania una antica produzione, di cui Caserta nel secondo dopoguerra è stata all’avanguardia nel mondo. Infine, Lello Zito, esponente di Agenda 21, ha proposto di continuare il confronto sulle tematiche del libro, anche con una nuova tappa da realizzare nei prossimi mesi nel Real sito di Carditello, una “realtà virtuosa” di rinascita a nuovi splendori e di riscatto grazie all’opera della Fondazione presieduta da Gino Nicolais (anche lui proveniente dal politecnico di Napoli), in collaborazione con la rete di associazioni. Inoltre, per il futuro si possono creare nuove occasioni di conoscenza su tematiche altrettanto innovative, come quelle offerte dalla Guida per le Società benefit (di cui poco si parla, anche nel mondo imprenditoriale campano), insieme con le buone pratiche di uso sociale e produttivo dei beni confiscati alla camorra per la creazione di nuove imprese e servizi sociali nel territorio.
Infine, va sottolineato che anche questo incontro rientra nel programma di attività e di eventi culturali che stiamo realizzando nell’ambito del progetto Biblioteca Bene Comune di Caserta (finanziato dalla Fondazione con il Sud), di cui è capofila Caserta Città Viva con Virginia Corvella e Francesco Gentile, che ha offerto il supporto tecnico per la connessione on line con la piattaforma ZOOM. Ha partecipato in presenza anche Elisabetta Luise dell’Auser provinciale, partner del progetto.
Ufficio stampa Le Piazze del Sapere
Castel Volturno, 9 luglio 2021
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